PERCHÉ NON MIGLIORO PIÙ NELLA CORSA ?

come migliorare nella corsa

Perché non miglioro più ?

Quante volte mi capita da allenatore ricevere messaggi da chi vuole informazioni sugli allenamenti personalizzati che sono un grido di aiuto, a seguito di un miglioramento che non arriva più. Quando iniziamo a correre il miglioramento arriva sempre, è facile. Partendo da una situazione zero, qualsiasi stimolo allenante inserito con regolarità, porta dei risultati, ma se poi non si segue un lavoro strutturato, coerente, che segua i principi base dell’allenamento, spesso non si ottengono più risultati, anzi a volte si torna indietro.

Quali sono quindi i motivi per cui non si migliora più ?

Non miglioro più per gli stimoli sempre uguali

C’è chi corre facendo sempre lo stesso allenamento. Chi diversifica gli allenamenti, ma facendo sempre gli stessi carichi, intensità sempre alte, perché la prima volta ha portato un buon risultato e ci si convince che “io funziono così”. Ma noi non siamo sempre gli stessi, abbiamo sempre di stimoli nuovi e inoltre abbiamo bisogno di modulare carichi e intensità.

allenamenti personalizzati per la corsa

ALLENAMENTI PERSONALIZZATI

Non miglioro più perché non rispetto equilibrio tra alta e bassa intensità

Ne abbiamo parlato molte volte, non puoi sempre avere l’acceleratore spinto. La bassa intensità, i lenti, devono essere tali, sono fondamentali e devono avere il maggior spazio, in termini di volumi, nella programmazione ed esecuzione dei tuoi allenamenti.

Non miglioro più perché non periodizzo e programmo gli allenamenti

Nella preparazione delle gare, anche se non seguendo un metodo ortodosso e scientifico, bisogna fare i conti con il fatto che il massimo della forma si raggiunge solo per un periodo limitato. Non tenerne conto, non prendersi un periodo senza gare di costruzione, per poi lavorare in modo specifico puntando a poche e selezionate gare, coerenti tra di loro, si può fare, ma bisogna avere la consapevolezza che non si potrà raggiungere il massimo della forma. Nella maggior parte dei casi si raggiunge una forma discreta, accettabile, ma lontano dalle proprie potenzialità.

Non miglioro più perché faccio troppe gare

Conseguenza diretta del punto precedente, fare troppe gare, anche tutte le settimane o quasi, significa non poter fare una programmazione che mi porti al massimo della forma, ma significa anche logorarmi psico fisicamente, perdere la forza, non dare spazio al vero allenamento. Senza penalizzare il divertimento (ma non rendere come si potrebbe e far spesso fatica è divertente ? ) il runner amatoriale dovrebbe trovare un compromesso tra le gare che desidera fare e i propri obiettivi di corsa e di miglioramento.

Non miglioro più perché faccio poche gare

Rovescio della medaglia, gareggiare poco, solo la gara obiettivo senza fare qualche gara test o gara utile ad alzare la condizione, non mi aiuta a raggiungere il picco di forma e  inoltre non mi crea l’abitudine alle emozioni della gara, aumentando l’ansia da prestazione e una certa inesperienza che mi porta a fallire le gare importanti.

Non miglioro più perché corro e basta

Correre è fondamentale per migliorare nella corsa, ovvio. La corsa deve avere la stragrande maggioranza dello spazio, ma allenare la forza, il core, la mobilità per runner di ogni livello è fondamentale. Quindi dopo un primo miglioramento non lavorare su questi aspetti diventa fondamentale. Ridurrà rischio di infortuni e migliorerà le prestazioni.

Non miglioro più perché non considero tutto il resto

Noi siamo runner, ma abbiamo tutto il contorno attorno a noi: vita privata, professionale, alimentazione, riposo, stress, ecc… Spesso quando tiriamo le somme sui nostri allenamenti non consideriamo questi aspetti (o non troppo). I professionisti, che devono pensare (quasi) alla corsa tutto il giorno, portano molta attenzione agli aspetti extra corsa, gli amatori dovrebbero farlo ancora di più. Con oggettività, senza farci condizionare, dobbiamo capire in che momento siamo della nostra vita e accettare che nei momenti di fatica i risultati nella corsa possono non arrivare, a quel punto è bene prendere la nostra passione come qualcosa che ci faccia stare bene e basta.

Non miglioro più perché sto diventando sempre più grande

L’età è un fattore, inutile nasconderlo. Non è un caso che le categorie cambino ogni 5 anni. Ho visto e allenato runner scendere sotto i 40′ nella 10 km dopo i 50 anni, fare personali a 55, ma ciò non significa che l’età non pesi, pesa. Avendone consapevolezza dobbiamo tenerne conto e possiamo anche avere un approccio anti aging. Cosa significa? Sapere che diventando più maturi la forza si perde più facilmente e abbiamo bisogno di allenarla ancora di più, come la flessibilità. Che i tempi di recupero si allungano e dobbiamo tenerne conto sia nelle gare che si fanno, che nella preparazione. Accettando serenamente che fa parte della vita, ma non gettare la spugna, solo imparare a gestirlo.

L’Equilibrio della corsa

Nel mio nuovo libro, “L’Equilibrio della corsa. Scegli di essere un runner allenato, consapevole e felice” parlo ampiamente di questi meccanismi e aspetti. Ho cercato di fornire gli strumenti per affrontare la corsa, dal punto di vista fisico e mentale al meglio e non fare più gli errori, tra le tante cose che troverai, che ti portano a non migliorare più.

In ogni caso ricordati del punto più importante:

Non miglioro più perché non mi diverto più

Se capita che con la corsa non ti diverti, cerca di ricordarti cosa ti ha portato a correre e sentirti speciale come runner, recuperalo e fallo di nuovo tuo.

 

Simone Cellini

Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico

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