LA CAMMINATA SPORTIVA

La camminata sportiva o fitwalking

Con la bella stagione arrivano i buoni propositi e, in compagnia di amiche o amici, o della musica del proprio smartphone, molte persone, che nella stagione invernale hanno praticato il “divaning” o  un’attività sportiva non continuativa, si armano di pazienza, cercano un ritaglio di tempo e praticano la camminata.
E’ un’attività che si può improvvisare? Necessità di alcune attenzioni?
Assolutamente ci sono alcune linee guida che andrebbero seguite per evitare infortuni e per fare in modo che la camminata dia i benefici sperati.

Camminare è uno sport?

Non lo so e non è molto importante, sicuramente se fatto nel modo giusto è un’attività aerobica di resistenza, che in funzione della nostra preparazione, può essere blanda o impegnativa. Una chiacchierata con il medico, se avete dubbi sulle vostre condizioni fisiche, non sarà certo tempo sprecato, se pensate di praticare questa attività con costanza.

Camminare non è passeggiare

Non sto parlando di definizioni da Devoto Oli o Zingarelli. Parlo però di un’importante differenza, che può incidere su diversi aspetti, tra cui gente che crede di camminare, e invece passeggia, e resta insoddisfatta dei risultati ottenuti, oppure mangia con meno controllo, perché tanto ha camminato. In ogni caso, se il vostro obiettivo è mettervi in forma e perdere qualche kg, che voi corriate o camminiate, l’alimentazione va controllata, perché un’ora di corsa equivale all’apporto calorico di un misero piatto di pasta (anche se il discorso di integrazione è molto, ma molto più complesso). Non apriamo questa parentesi, ma andiamo al punto:

Passeggiare si fa ad un ritmo molto lento, un “giro vetrina” per capirci. Camminare, inteso come attività sportiva o affine, è un’attività fisica più impegnativa, che deve seguire diverse regole, se vogliamo che sia efficace, molto affini alla corsa

  • Un ritmo costante e impegnato.
  • La respirazione, coordinata con il movimento del corpo, può essere da facile a difficile, ma senza dubbio non troppo rilassata (molto efficace partire con una respirazione facile ed incrementare l’impegno fisico durante l’attività)
  • La postura simile a quella della corsa, con busto dritto, sguardo in avanti, spalle rilassate e movimento delle braccia sincrono a quello delle gambe (gamba dx avanti insieme a braccio sx). Sì, più o meno come una marcia. Non esagerate col movimento, le spalle non devono avanzare ne indietreggiare e il busto non deve ruotare.
  • la rullata del piede regolare, con ingresso nella parte esterna del tallone, rullata lungo tutta la pianta ed uscita del piede “dritto” in corrispondenza dell’alluce e del secondo dito del piede.
  • Utilizzare tutto l’apparato locomotorio, dai glutei ai piedi
  • Utilizzare delle scarpe adatte, esistono dei modelli da fitwalking, ma vanno bene anche le scarpe da corsa. La scelta del modello sarà legata, oltre che alla vostra sensazione nel provare le scarpe, al vostro peso e all’utilizzo che farete della scarpa (sull’appoggio nel cammino non è così determinante come nella corsa)
  • Effettuare esercizi di rinforzo del core, per avere maggiore stabilità ed evitare dolori alla schiena, anche ecc…
  • Idratarvi, si tratta di un’attività fisica!

Il numero minimo di camminate settimanali, per avere risultati apprezzabili, deve essere di minimo 3 uscite da 50 minuti compresi 10 minuti di riscaldamento. Vanno fatti dei distinguo per ogni caso: se è tanto che non si fa movimento i 50 minuti devono essere un obiettivo da raggiungere in qualche settimana, il troppo stroppia!Numero di “camminate” settimanali

La camminata per chi corre

Chi corre e sta uscendo da un infortunio può utilizzare la camminata, abbinata ad esercizi di rinforzo, come attività di preparazione. Le andature per una camminata efficace sono tra gli 8 min/km e i 12 min/km, in relazione alle proprie capacità.
Molto utile per chi inizia a correre (leggi qui l’articolo dedicato) alternare tratti di cammino veloce a tratti di corsa.

Conclusioni

Uscire a fare una passeggiata fa sempre bene, comunque. Se però volete ottenere degli effetti rilevanti, un po’ di impegno è necessario. Quindi si può anche chiacchierare con amici e amiche, guardare il paesaggio attorno, ma attenzione a non farlo ciondolando come se foste all’Ikea e con il materiale sbagliato, perché oltre a non avere effetti positivi potreste incorrere anche in fastidi fisici.
Eppoi se iniziate a camminare, pensate anche a correre, noi runner vi aspettiamo a braccia aperte!
Simone
Runner 451
#Runnerconsapevoliefelici

Simone Cellini

Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico

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