CORTO VELOCE: POCO TEMPO TANTA RESA

corto veloce

Il corto veloce

Il Corto Veloce è uno di quegli allenamenti che non si trova spesso nella programmazione dei Runner amatoriali. I motivi sono diversi:

  • Le ripetute sono “più famose” e sono sicuramente un lavoro diverso. Mettere entrambi nella pianificazione settimanale, due lavori che si possono definire qualitativi, non è semplice e non è sempre indicato per il rischio di infortuni.
  • Non è facile interpretarlo, mantenere un’andatura costante, capire la distanza a cui farlo, ma anche mentalmente e fisicamente è un impegno importante.

La definizione di Corto Veloce

E’ un allenamento di corsa continua, in cui si corre alla velocità della soglia anaerobica o qualche secondo più lento (dipende dalla distanza, dall’obiettivo perseguito e dal momento della preparazione), per una distanza molto limitata (altrimenti mica si chiamava CORTO), non più di 6/7 km e comunque non più di 45 minuti. Utile per migliorare i meccanismi aerobici, il massimo volume d’ossigeno e il suo consumo e per “insegnare” al nostro corpo a lavorare alla soglia, quindi migliora la capacità di metabolizzare il lattato e di conseguenza migliorare la soglia anaerobica stessa. Inoltre è un allenamento mentale, finalizzato a gestire le sensazioni di fatica che si ritrovano in gara.

Come si corre il Corto Veloce

  1. bisogna correre il corto veloce da riposati, in una situazione non di stress fisico, quindi nel giorno precedente o riposo o un allenamento leggero di corsa lenta con qualche allungo.
  2. Curare al massimo il riscaldamento. Almeno 30 minuti di corsa lenta con variazioni di ritmo, qualche allungo finale, esercizi di mobilità articolare.
  3. (facoltativo ma consigliato) scegliere un percorso che non costringa a fare grossi rallentamenti (attraversamenti, auto, troppe curve) e in cui si conoscano bene le distanze anche per avere un supporto mentale nella gestione della seduta.
  4. La musica potrebbe aiutare, ma è un momento in cui la concentrazione deve essere massima: tenere il più possibile la velocità costante, curare la spinta, la frequenza, coordinare il respiro.
  5. Finito l’allenamento ci si ferma, si recupera, uno stretching leggero e si eseguono qualche km di corsa di scarico finali.

Quando inserire il Corto Veloce negli allenamenti

Non si corre nelle due settimane precedenti ad una competizione. Durante il periodo di preparazione, lontani dalle gare, si può inserire una volta a settimana (con 2 lavori qualitativi settimanali, va inserito ad almeno 3 giorni dalle ripetute) oppure alternarlo alle ripetute una volta ogni 3 settimane.
Nel periodo specifico più vicino alle gare, su qualsiasi distanza, inserirlo una volta ogni 4/5 settimane per fare un lavoro di mantenimento della forma.

Un valido sostituto al Corto Veloce è correre la podistica domenicale su distanze brevi, non è come un allenamento, ma i risultati sono simili, anche se a volte meglio fare un allenamento che una gara (per non consumare troppe energie nervose e perdere anche stimoli) a volte invece meglio gareggiare, per testarsi e abituarsi (in gara ad esempio è molto più complicato mantenere una velocità costante e non cadere nelle tentazione di fare “strappi” per seguire qualcuno o provare a staccarlo).

Buone corse!

Simone

Runner451

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Simone Cellini

Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico

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