PATRIZIO E LA SUA SFIDA CON RUNNER 451 TRAINING: CORRERE I 10 KM SOTTO I 40 MINUTI…COMPIUTI I 40 ANNI.

CORRERE 10 KM IN 40 MINUTI

CORRERE 10 KM SOTTO I 40 MINUTI

Mi ricordo quando Patrizio mi ha contattato, mi piace sempre quando mi propongono sfide impegnative, ma che ritengo fattibili. Non posso averne la certezza, ma i risultati positivi di Patrizio, la sua determinazione e disponibilità mi avevano fatto ben sperare. Ho avuto modo di conoscerlo in un bellissimo weekend che ho passato ad Orvieto per presentare il libro e condurre un allenamento tecnico in gruppo con la polisportiva Libertas del luogo, Patrizio è (grazie mille ancora) venuto da Perugia per correre con noi.

La sua è una bella storia, che è solo all’inizio…prossima sfida scendere sotto 1h30′ nella mezza, ma credo farà molto meglio. Anche sui 10 km, magari la prossima volta con una bella corsa in piano.

PATRIZIO: COMPIO 40 ANNI E VOGLIO SCENDERE SOTTO I 40′

Mi chiamo Patrizio Quattrocchi, ho 40 anni e vivo a S. Martino in Campo (PG).
Ho iniziato a correre a Settembre 2015 con lo scopo principale di dimagrire un po’, ma poi ho trovato sempre più piacere nel farlo, soprattutto nello scoprire come rispondeva il mio corpo a questa nuova attività.
Fino alla primavera 2017 ho improvvisato molto e ripetevo spesso gli stessi allenamenti, arrivando a correre 10 km in circa 45 minuti.
In quei giorni, non so come, è nata un idea che mi avrebbe fatto penare non poco.
Nell’anno seguente (2018) avrei compiuto 40 anni, per cui mi sono detto: perché non provare a correre i 10 km sotto i 40 minuri? Il mio desiderio era quasi ingannare il tempo che passa, passare da 40 a 39 minuti nell’anno in cui sarei passato da 39 a 40 anni…Facile a dirsi!
Non mi rendevo conto di quello che significava, mi ero illuso guardando ai miglioramenti che avevo fatto fino a quel momento – per cui il risultato me lo sentivo già facilmente in tasca!
Ho quindi provato con un po’ di fai da te, con tabelle e consigli vari trovati in giro, ma dopo miglioramenti iniziali non riuscivo agevolmente a scendere sotto i 42 minuti, ho capito insomma che da solo non ce l’avrei fatta, e la scadenza dei 40 anni si stava avvicinando.
E così, a Febbraio 2018 maturo l’idea di chiedere ad un allenatore di seguirmi.
Ok, ma a chi chiedere?
Non so in quale occasione di preciso, ma su Facebook seguo da tempo una pagina che ha catturato al mia attenzione – Runner 451.
Leggo per caso che fanno anche dei programmi di allenamento su misura e mi chiedo: ma avranno tempo anche per uno come me? E se poi mi dicono che l’obiettivo che mi sono posto non è fattibile?
Mi sono fatto coraggio, ho scritto una mail e pigiato invio…ed ecco mi risponde Simone Cellini, subito gentilissimo e disponibile ad abbracciare la mia sfida.
Mi avverte che c’è da lavorare, ma che l’obiettivo non sarebbe stato impossibile da raggiungere.
Evvai – penso io – almeno so che non è impossibile!
Ricevo il test da eseguire, poi subito i primi allenamenti.
Noto subito che sono molto variegati, mi piacciono perché raramente si ripetono e c’è sempre da scoprire qualcosa di nuovo.
Ho già detto a Simone che vorrei provare la prima volta il 22/04/2018, lui mi dice ok anche se il tempo è poco – sarebbe stato meglio fare un piano di potenziamento per raggiungere il risultato sperato, ma almeno mi metteva alla prova…la mia voglia di “togliersi” questo pensiero è troppo forte.
Due settimane prima c’è una 5000, decidiamo anche per quella; alla fine viene fuori un ottimo ritmo (3’54”)… ma basterà? Simone mi infonde coraggio.
Arriva il 22/04, giorno della 10.000 certificati FIDAL di Terni. 
 
Parto forte cercando di tenere il ritmo sotto i 4’ ma niente, a metà mollo – chiudo in 40’51”. Ottimo miglioramento, ma ancora sopra i 40’!
Simone mi incoraggia, mi tranquillizza.
Nei giorni seguenti ho anche un problema muscolare, mi consiglia di staccare. Faccio delle corse tranquille come non ne facevo da tempo, vado in bici e penso: grazie Simone che mi hai dato l’input di staccare, di godermi queste cose semplici. Se fossi stato da solo con il mio obiettivo tanto difficile da raggiungere, probabilmente non mi sarebbe venuto spontaneo staccare con tanta spensieratezza.
Eh, però basta – c’è ancora l’obiettivo da raggiungere!
Simone mi si ripresenta dopo il periodo di pausa prestabilito con un programma di potenziamento tosto, veramente tosto. Non ho mai visto tanta salita di corsa come in quel periodo, anche in agosto, anche con il caldo.
Serve per volare in autunno, mi dice. Speriamo, mi dico mentre fisso l’orologio in attesa del benedetto bip di fine allenamento.
Qualche volta non ce la faccio a completare la sessione, stoppo prima del tempo il crono. Anche lì, Simone mi tranquillizza, mi dice di non preoccuparmi – il carico c’è e si vedranno anche i frutti.
Intanto inizio a guardare il calendario delle gare.
C’è una 10000 certificata FIDAL a Settembre, la “Stravalnerina” in provincia di Terni il 16/09/2018. Dovrebbe essere pure fresco in quel periodo, mi dico: riproviamoci.
Informo Simone che mi manda il piano di allenamento pensando a quel giorno.
Studio il percorso, parte in leggera discesa e sul finire risale.
Simone mi indica la strategia, mi dice “dai tutto in gara , sfrutta la discesa con peso in avanti e conserva qualche energia per la salita, che è solo alla fine. Secondo me puoi stare sotto i 40. Scaldati bene, parti subito a sotto i 4 in tutta la prima parte. Peso in avanti, aggredisci la discesa con reattività, non ampliare troppo la falcata altrimenti ti stanchi e quando arrivi in piano ti sembra che ti frenino”
Arriva il giorno della gara. E’ caldo, per diamine! Ma il freddo quando arriva quest’anno? Va beh, mi idrato con regolarità nelle ore prima della gara (anche questo un consiglio di Simone sul blog) e mi presento al nastro.
Parto, il primo km passa a 4’00”. I successivi li spingo un po’ di più, intorno a 3’55”. Ma che caldo! E che sete! Ma chi me lo ha fatto fare di imbarcarmi in…
Mi ritornano le parole di Simone, sono troppo dritto! Sposto il peso in avanti e continuo ad andare. Siamo al 5°, c’è il rifornimento di acqua – accidenti, con i bicchieri – ne prendo due, qualcosa sono riuscito anche a bere per fortuna.
Ma che caldo però, che sfiga!
Guardo l’orologio.
Non mi sono accorto ma siamo già al km 7,5. Guardo la media, incredibilmente segna ancora sotto 4’00”. 3’57” per la precisione.
Per la prima volta inizio a pensare che stavolta è quella buona.
C’è la salita ora però.
Do tutto, d’altronde all’inizio non ho tirato al massimo – spero di avere qualcosa da parte da spendere.
Faccio due conti al volo, dovrei avere circa 20 secondi di margine rispetto al ritmo di 4’00”.
L’ottavo km lo chiudo in 4’02”, il nono in 4’11” (la salita).
Rimangono una manciata di secondi ed è l’ultimo km: spingo al max ma sono ormai alla frutta.
L’orologio mi tranquillizza ce la dovrei fare… ma un dubbio mi assale: e se il GPS dell’orologio fosse sballato? E se avessi sbagliato a dare l’avvio?
Non vedo ancora il traguardo, è lassù in cima alla salita, dietro quella curva.
Eccolo, vedo il timer che segna 39:40 … 39:41 …
Sono a pochi passi, me li godo tutti uno dopo l’altro – ce l’abbiamo fatta Simone!
39’51”!!
Neanche io ci credevo lì per lì – notare espressione nella foto in alto!

Patrizio

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Simone Cellini

Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico

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