LA MARATONA SOTTO LE 2 ORE

ripetute per la corsa

Quando l’uomo sotto le due ore nella maratona ?

Nel MANUALE D.O.C. Deviato Ottusamente per la Corsa trovate, al capitolo 27, la previsione su se e come l’uomo avrebbe superato il muro delle 2h nella Maratona. Sono ancora convinto che succederà,  come sono convinto che esistono vite extra terrestri (non so se più o meno intelligenti di noi, ma in un Universo così grande trovo presentuoso pensare diverdamente). Succederà perchè la storia dell’Uomo è costantemente segnata dall’accadere di eventi, che fino al giorno prima sembravano impossibili e dal giorno dopo diventano “ordinari”. Alcuni esempi: parlarsi da una parte all’altra del mondo, volare, andare sulla Luna, guarire da malattie ecc… nel capitolo del libro scrivo di  come se fossi stato a capo di un grande Brand avrei preso seriamente in considerazione ad investire sull’incredibile Record, prendendo una scuderia di giovani su cui lavorare. Da un calcolo semplice, che lascia il tempo che trova, basato sui miglioramenti precedenti, ho individuato il 2022 come anno X. Il7 marzo 2017, in Pista a Monza, Nike ha iniziato a fare i test. Si lavora sull’allenamento, ma si lavora molto anche sulla tecnologia, dalle scarpe, alle solette, all’abbigliamento. Ricorda la storia di quando furono utilizzate le tute che in piscina contribuirono una decina di anni fa ad abbattere tutti i record. Insomma ci siamo, questione di tempo. Nel primo week end di maggio Nike tornerà in pista a Monza per provarci davvero, con 3 grandissimi atleti: Eliud Kipchoge, Lelisa Desisa e Zersenay Tadese. I 3 atleti si tireranno a vicenda, Kipchoge è sceso già sotto l’ora nella mezza il 7 marzo, Tadese ha il record del mondo sempre sulla mezza, corsa in poco più di 58 minuti e Desisa ha il pb sulla maratona in poco più di 2h e 4 minuti. Il giorno ancora non è stato scelto, perché verrà valutato sul momento il meteo (sto pensando agli allenatori che dovranno rivedere le ultime sedute…).
Ho sempre pensato che il giorno in cui l’uomo scenderà sotto le 2h mi emozionerò molto, spero di poterlo vedere dal vivo. Spero anche, senza augurare insuccessi a chi investe e lavora per migliorare il nostro sport, che però accada in una Maratona tradizionale e non in pista. O almeno che accada anche in una maratona dopo che sarà accaduto in pista. Che accada perchè un atleta si superi, correndo contro avversari, certo anche con le lepri, ma che sia quando meno ce lo aspettiamo. Sia chiaro seguirò questa sfida con attenzione, con emozione e anche con ammirazione per chi sta lavorando nel progetto: non solo gli atleti, ma chi fa ricerca, chi allena, per cui deve essere davvero un onore far parte del progetto. Sono felice si stia facendo perchè in ogni caso porterà qualcosa di buono. C’è in ogni caso un pezzo di romanticismo che non si può tralasciare. Io ho 38 anni, la prima emozione che mi ricordo seguendo l’atletica è la vittoria di Bordin a Seul, la seconda è Micheal Johnson che batte il record di Mennea, mi dispiacque, ma furono 200 metri incredibili. Poi ovviamente Stefano Baldini ad Atene 2004 e Bolt nel 2008, record del mondo con gli ultimi metri in cui diede la sensazione di frenare. Alcuni furono record, altri no, ma tutti furono emozionanti, anche perchè ottenuti in gara, a volte inaspettati, e non ottenuti in laboratorio. Per carità, ripeto. sono contento che si investa così sulla ricerca nella corsa, perchè, come succede con le F1 per l’automotive, ciò che si migliora per i top runner ha un effetto positivo sul materiale per noi amatori. In ogni caso, preferisco la corsa che resta una sfida dell’uomo con se stesso e con altri uomini, dove il terreno, il vento, la temperatura, ciò che hai mangiato e soprattutto le emozioni siano componenti fondamentali per chi corre e per chi tifa per loro. Per fortuna che ci sono i Baldini e i Bolt, ma anche che ci siamo noi runner amatoriali, che anche se quando battiamo il nostro “misero” primato personale non facciamo notizia, riusciamo ad avere emozioni autentiche e restituiamo il significato più profondo dell’atletica.
R451

 

Simone Cellini

Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico

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