TOPO ATHLETIC PHANTOM RECENSIONE

TOPO ATHLETIC PHANTOM

TOPO ATHLETIC PHANTOM – LE SCARPE TOPO PER TANTI KM

Le nuove Phantom di Topo Athletic segnano l’ingresso della casa americana nei modelli di massima ammortizzazione, conservando le caratteristiche tipiche dei modelli di Topo Athletic: scarpe ben aderenti all’altezza del tallone e del collo del piede per un buon controllo, spazio per le dita dei piedi, drop contenuto (5mm) ed essenzialità negli elementi, con il risultato di una scarpa leggera in relazione all’obiettivo per cui è disegnata, i tanti km (n° 43, 294 grammi le scarpe che ho testato).

Topo Athletic Phantom – Anatomia della scarpa

Le Phantom pesano 294 grammi, per il n° 43, sono alte da terra 30mm/25mm tallone/punta, tomaia in mesh, con inserti in plastica per aumentarne la resistenza, un controtallone esterno in TPU per assicurare rigidità e stabilità nel retro del piede. La suola è rinforzata con alcuni punti in gomma nelle parti (per una dinamica di corsa regolare) dove il contatto è maggiore, soluzione essenziale che non appesantisce la scarpa.

Le Phantom a prima vista hanno un aspetto “solido e massiccio”, più larga rispetto ad altri modelli di Topo Athletic, a partire dal tallone, allargandosi ancora di più sull’avampiede. Solidità che si ritrova nella prova in corsa, ci si dimentica però dell’avere pensato che fosse massiccia grazie alla buona fluidità nel passo.

Nell’intersuola c’è un nuovo sistema di ammortizzazione, Zipfoam™, una miscela in EVA e TPU (poliuretano termoplastico), TPU utilizzato anche da altri brand in modelli che coniugano ritorno di energia e ammortizzazione. Il TPU ha una maggiore resistenza nel tempo e si comprime meno, disperdendo meno energia. Topo Athletic dichiara di aver messo qualche altro elemento segreto nel Zipfoam™.

Per migliorare l’ammortizzazione e la comodità è presente una suola in Ortholite di 5mm.

Topo Athletic Phantom – La prova su strada

Appena indossate le Phantom dicono alcune cose: davvero ben salde sul tallone, sul collo del piede e spazio ampio per le dita. Il sistema ammortizzante si sente soprattutto nel retro e nella zona mediale, l’allacciatura io l’ho preferita, in questo caso, fino al “penultimo buco”, perché già così le scarpe erano ben aderenti sul collo del piede e alla caviglia. Nei km corsi a ritmo lento si sente già una buona fluidità e ti senti che l’apparenza massiccia si traduce in solidità, ma non in pesantezza, anzi. Il controllo sul tallone è massimo, lo spazio per le dita nell’avampiede va incontro a chi preferisce spazio e ha una buon controllo e buona dinamica di corsa. Con l’andare della corsa l’ammortizzazione si sente di più anche nell’avampiede, hanno bisogno di qualche km per esprimersi al meglio. Cambiando ritmo la scarpa ti segue, non è veloce come altri modelli di Topo Athletic, ma è costruita per fare tanti km senza problemi e la strada sembra essere quella giusta. Per fare km serve stabilità e questa è garantita dall’ampia pianta del piede, il controtallone esterno rigido, lo spazio ampio in avanti quando i piedi tendono a gonfiarsi e una buona traspirabilità del mesh. Nella ricerca di stabilità c’è da notare che la scarpa è davvero aderente alla caviglia, questo è un aspetto che piace molto a certi runner e meno ad altri.

La risposta sul terreno è  secca. Il terreno si sente ed è piacevole, ma questa è una sensazione personale, per chi viene da alcuni brand è una sensazione a cui non si è abituati. Ricordo che l’ammortizzazione e la risposta secca o morbida non sono la stessa cosa.

Topo Athletic Phantom – Conclusioni

Le Phantom di Topo Athletic sono davvero un modello di scarpe da running interessante. Scarpe studiate e riuscite per fare tanti km, senza rinunciare a percorrere lunghe distanze anche a buoni ritmi. Consiglio di provare le Phantom di Topo Athletic a chi ovviamente già conosce e apprezza il brand, ma anche chi ricerca una soluzione con ottima stabilità e che apprezza sentire il piede ben avvolto sul retro con spazio davanti e sentire le sensazioni del terreno, con una risposta più secca che morbida.

Per chi viene da drop più tradizionali, consiglio nel caso di alternarle nella fase di adattamento, a scarpe con drop maggiori. E come sempre provate le scarpe prima di acquistarle, esplorate, testate, divertitevi, ad ogni piede la sua scarpa!

Simone

Runner 451

#Runnerconsapevoliefelici

Simone Cellini

Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico

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