LE SCARPE PER LA MARATONA

le scarpe per la maratona

LE SCARPE DA RUNNING PER LA MARATONA

Quando si avvicina il giorno della Maratona è giusto curare tutti gli aspetti, non solo quelli degli allenamenti e, come per tutte le cose importanti, non dare nulla per scontato. La scelta delle scarpe del giorno della gara deve avvenire con molto anticipo e i criteri della scelta non sono uguali per tutti. La premessa è sempre la stessa, che si può leggere anche nella guida di Runner 451 per la scelta delle scarpe da running: “ogni piede ha le sue scarpe!” Una matrimonio non monogamo che non dovrebbe essere influenzato da quello che dicono gli altri, dall’amico che dice che corre meglio con quello o un altro modello, ma da una consapevolezza su cosa serve in una scarpa da running  di qualità e soprattutto le vostre sensazioni di corsa nel provarle.

Vediamo alcune regole da seguire per scegliere le scarpe per il giorno della maratona

Scegliere il modello almeno un mese prima

La preparazione per la Maratona è lunga, diversi mesi, con la fase specifica di circa 12 settimane. L’ultimo lunghissimo si corre 3 o 4 settimane prima, a volte 2, (leggi anche quando correre l’ultimo lunghissimo per la maratona) e dovrebbe essere corso con le scarpe che si useranno il giorno della gara. Non lo stesso modello, ma proprio la stessa scarpa del giorno della gara. L’ultimo lunghissimo, oltre ad essere fondamentale per la gara, deve essere un test in tutto e per tutto.

Le scarpe devono essere usate ma non con troppi km

Correre la maratona con le stesse scarpe dell’ultimo lunghissimo, ma fare in modo che le stesse scarpe non abbiano troppi km. L’autonomia di una scarpa da running è variabile e determinata molto da chi le usa, ma sopra i 500 km tutti dovrebbero iniziare a valutare lo stato delle scarpe. La cosa migliore sarebbe correre la Maratona con scarpe che abbiano tra i 100 e i 300 km, valutandone sempre lo stato, così che si abbia avuto il tempo di creare il giusto feeling, di averle testate, ma anche che le condizioni delle scarpe sia ancora molto buona, il sistema di ammortizzazione integro, la tomaia senza problemi, la suola con un consumo che non pregiudichi la corsa.

Bisogna fare i conti anticipatamente anche per non fare l’ultimo lunghissimo con scarpe completamente nuove, ma almeno un po’ rodate prima. Potrebbe essere saggio comprare, nel caso serva, il paio di scarpe nuove ed iniziarle ad alternarle a quelle più usate, usando le nuove prima negli allenamenti più brevi e progressivamente portarle al posto delle prime. Se il modello che si sta usando sembra essere l’ideale può essere una buona scelta acquistare nuovamente lo stesso modello.

La scelta del modello delle scarpe per la maratona

Come premesso all’inizio dell’articolo non aspettatevi la risposta con il nome di un modello (e se vedete questo post sui social non commentate gentilmente chiedendo quale modello o indicando un modello assoluto da utilizzare, non aiuterete nessuno), ma delle indicazioni. Per i runner principianti con ritmi che portano a far durare la maratona più di 3 ore e 30 meglio avere un modello ben ammortizzato e protettivo, con ottima traspirabilità, dato che le ore che si passeranno con le scarpe non sono poche e il passo probabilmente non sarà molto “reattivo”. Per chi ha ambizioni maggiori di tempo si può pensare di scegliere un modello sempre ammortizzato, ma più veloce oppure, per i runner più efficienti un modello di scarpe prettamente da gara, leggero ed essenziale.

In ogni caso, come anticipato, le scarpe vanno testate bene durante la preparazione e non fare modifiche o esperimenti con nuovi modelli quando si è vicini alla gara.

Se durante la preparazione le scarpe non convincono

Non è sempre possibile applicare lo schema ideale proposto. Può capitare che durante la preparazione, quando manca poco alla maratona, le scarpe che si era immaginato di utilizzare non convincano pienamente, magari per qualche problemino che nasce negli allenamenti più lunghi o nel post corsa. In questo caso potrebbe essere necessario inserire un nuovo modello, sempre prima dell’ultimo lunghissimo, testarlo nell’ultimo lunghissimo e poi tirare le somme confrontando entrambi i modelli. A volte la scelta è il male minore, scelta che però si deve concentrare sulle sensazioni di corsa “più facile e più comoda” non su paragoni legati alla prestazione, ricordando che la scarpa che ci porterà prima al traguardo sarà quasi sempre quella dove le sensazioni sono migliori (a meno che non siate Kipchoge).

Se uso più scarpe nella preparazione per la maratona

Solitamente il runner principiante o chi non ha velleità di tempo individua un modello unico con cui allenarsi e fare le gare, c’è invece chi preferisce allenarsi con più modelli (2 ma anche di più) differenziando il modello tra i lavori più veloci e i lavori lenti e i più lunghi. In questo secondo caso quale scarpe scegliere il giorno della gara? Non c’è una risposta unica, dipende da diversi fattori:

  • Quali scarpe sono state scelte per i lavori veloci
  • Efficienza di corsa ed eventuali problemi o meno del runner

Se sono state scelte, per i lavori di qualità,  scarpe veloci  molto leggere e poco protettive, solo i runner più veloci, senza problemi fisici, con una buona tecnica di corsa, potrebbero scegliere le scarpe più performanti per la maratona, altrimenti il gioco rischia di non valere la candela. A volte le scarpe per i lavori più veloci sono modelli che hanno un’ottima ammortizzazione, ma rispetto ai modelli più protettivi e ammortizzanti, hanno una minor dispersione di energia (per il marketing con massimo ritorno di energia). In questo caso la scelta potrebbe ricadere su questo tipo di modello. In ogni caso il consiglio è di provarle nell’ultimo lunghissimo come test, anche se nei lunghissimi precedenti sono state utilizzate le scarpe più ammortizzate.

Simone

Runner 451

#Runnerconsapevoliefelici

 

Simone Cellini

Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico

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