BROOKS ADRENALINE GTS 17 – TEST E RECENSIONE

brooks adrenaline gts 17

BROOKS ADRENALINE GTS 17

Brooks con le Adrenaline gts 17 continua nel segno della tradizione. Drop di 12 mm, una delle scarpe più vendute. Indicata per chi ricerca stabilità e corre con eccesso di pronazione, anche lieve. Mi spingo nel dire che è una scarpa adatta anche a chi eccede di pronazione con un solo piede, grazie al progressive diagonal bar “PDRB” che grazie a diverse densità inserite nell’intersuola stabilizzano in funzione di come e quanto si appoggia il piede in corsa. Il peso del numero 43, 9,5 USA è di 312 grammi, non leggerissima considerando i modelli che escono in questi ultimi anni, ma nemmeno pesante ricordando che è sempre una scarpa stabile.
La prova delle Brooks Adrenaline GTS 17

La Adrenaline appena indossata risulta comoda e stabile (provate a stare in equilibrio su un piede solo e a flettervi leggermente). Molto avvolgente e fasciante, sarà apprezzata da chi ama sentire il piede protetto e “ben inserito”nella scarpa. Personalmente mi piace molto anche la linguetta molto morbida sul dorso del piede. Soprattutto nell’avampiede si sente un ottimo controllo. Vero che (ma spesso su ordinazione, difficile trovarle nei negozi) se si desidera un modello più largo Brooks ha previsto modelli a pianta più larga, il taglio resta quello.

Sensazioni di corsa con le Brooks Adrenaline

In corsa le sensazioni sono subito buone, è una scarpa, soprattutto per chi ha già usato i modelli precedenti, che non necessita di rodaggio per trovare il feeling. La prima cosa che si percepisce è la stabilità, davvero notevole. Come anche l’ammortizzazione e la protezione. Il DNA, il sistema di ammortizzazione di BROOKS, fa quello che promette: risponde in funzione dell’atterraggio.

Ad andature lente accompagna bene l’appoggio, accelerando si sente la restituzione di spinta, anche se alzando di molto l’andatura la risposta non è esplosiva (ma è normale per scarpe costruite per essere stabili e protettive). Sono scarpe rigide e abbastanza secche, non è un fattore negativo, ma una questione di preferenze.

La rullata è ben guidata dalla scarpa, fluida, considerando il drop della scarpa che porta ad atterrare verso il retro del piede, ma poi dipende anche dalla tecnica di corsa che utilizzate (ma nel caso non ha senso comprare una scarpa con differenziale12mm). La reattività, nonostante la risposta della scarpa di cui parlavo prima nella fase di spinta, è limitata. Non c’è da stupirsi, sono scarpe stabili, adatte alle medie e lunghe distanze, che devono fare bene il loro lavoro soprattutto nei km e nella stabilità. Senza dubbio se le vostre andature medie non sono inferiori ai 4’30” al km sono scarpe con cui potete fare ogni tipo di lavoro e di gara.

Conclusioni Adrenaline Brooks Adrenaline GTS 17

Scarpa per chi ha un eccesso di pronazione da lieve a moderato (sull’eccessivo secondo me è sempre da provare), ma anche per chi lo ha monopodalico e, sulle medie lunghe distanze, cerca stabilità.
Ammortizzazione e stabilità ottima, abbastanza rigide e secche, tengono il piede coccolato dentro un guscio, costruite per essere affidabili e comode. Sostengono runner di diverso peso, direi anche qualcosa sopra gli 80kg, ma questo dipende molto dall’efficienza di corsa e, come dicevo poco sopra, dal tipo di appoggio. Reattività limitata, ma bisogna dire che chi corre a ritmi sotto i 4’30” di solito ha un modello per gare mediobrevi ripetute e uno per allenamenti sui medie e lunghe distanze e e Adrenaline gts 17 potrebbero essere una delle due. In ogni caso ricordate: “ad ogni piede la sua scarpa!” prima di comprare le scarpe provatele, fatevi consigliare da negozianti esperti

Simone
Runner 451

Simone Cellini

Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico

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