Un viaggio lungo 100 km, tra fatica, emozione e orgoglio
Il Passatore visto da dentro (e dal cuore)
Sabato 25 maggio 2024 ho vissuto una delle esperienze più intense degli ultimi anni: seguire in bici, documentare e sostenere alcuni dei miei atleti lungo i 100 km della mitica ultramaratona Firenze-Faenza, la 100 km del Passatore.
Un’impresa per loro, ma anche per me. Sono partito da Faenza intorno alle 17, dopo oltre due ore di gara, e ho iniziato un inseguimento a ritroso lungo il percorso, fino a raggiungere Marradi, Brisighella, Fognano, Errano… chilometro dopo chilometro, sorriso dopo sorriso, fatica dopo fatica.
Vivere la gara da dentro (senza correre)
Ho raggiunto Marradi aspettando i miei primi due atleti, per poi ripartire e raggiungere prima Gabriele intorno al 70° km, che ancora girava bene.
Ho incontrato Max al km 86 e siamo arrivati al traguardo, con un’entusiasmante rimonta che lo ha portato a fare 7h50′, con ottavo posto, al suo esordio alla 100 km del Passatore.
Poi sono tornato indietro per ritrovare Gabriele, in difficoltà ultimi km, un momento che non dovete perdervi del video racconto.
Il mio ruolo non era solo quello del coach o del supporter, ma del compagno di viaggio silenzioso, che spinge con lo sguardo, con una parola detta al momento giusto.
Il Passatore è una gara dove non puoi improvvisare. È strategia, allenamento, testa. E vedere i propri atleti raccogliere i frutti di mesi (anni) di preparazione, affrontando salite, discese, dolori, dubbi e traguardi…è qualcosa che ti tocca.
Una fatica che lascia il segno
Nel video trovi le immagini vere, spontanee, senza filtri. I momenti di difficoltà, la tensione, la gioia. Ho cercato di raccontare tutto, anche con leggerezza, ironia, qualche piadina e risate con Nicolas lungo il percorso. Ma soprattutto con il cuore.
Max ha chiuso all’ottavo posto con un tempo strepitoso sotto le 8 ore. Gabriele, Andrea, Leo, Rasta, Ugo, Gabriele, Lorenzo, Riccardo, ecc… tutti hanno scritto la loro storia. E io, nel mio piccolo, ho avuto il privilegio di esserci.
Avevo 12 atleti, 7 all’esordio. Tutti al traguardo (e tutti stavano bene dopo). I 5 che l’avevano già corso hanno fatto tutti il personale sulla gara. Non lo dico con presunzione, lo dico con orgoglio, lo dico ringraziando l’impegno, la dedizione e il coraggio che ci hanno messo, superando ogni difficoltà.
Perché guardare il video?
Perché non è solo una gara. È un racconto. È l’umanità della corsa lunga. È la fatica trasformata in emozione. E se anche tu ami la corsa, anche solo un po’, ti ci ritroverai.
Buona visione e… dai dai dai!
Clicca play e goditi la 100 km del Passatore vissuta in prima persona.
Simone Cellini
Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico
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