HOKA ONE ONE BONDI 3, PROBLEMI DI KM? NO GRAZIE

Hoka One One Bondi 3

HOKA ONE ONE BONDI 3

Mi ha incuriosito da subito la forma particolare dei modelli delle Hoka one one, che a prima vista possono sembrare semplicemente della Maxi, ad un’attenta più valutazione si capisce che si tratta di modelli quasi unici che non seguono le logiche dei brand più affermati.

La storia di HOKA

Hoka è stata creata da due atleti francesi, Diard e Mermoud, atleti focalizzati per lo più nei trail di tutto il mondo. La loro passione per la corsa e la loro esperienza internazionale li ha portati a voler costruire un modello che rispondesse agli inconvenienti maggiori dei Runner: ammortizzare gli urti della corsa, tenere i muscoli riposati per più km possibili. Inoltre, da esperti di trail, hanno lavorato su un aspetto deleterio anche per corridori esperti: la gestione delle discese.
L’obiettivo dei due atleti francesi è di produrre modelli che diano la sensazione di correre sempre in condizioni di comfort, per strada come nei boschi più difficili. Hoka infatti è una parola Maori che potremmo tradurre :ora si vola.

Il concept scarpe Hoka

Esistono diversi modelli, con caratteristiche diverse. Il minimo comune denominatore è la presenza di una suola molto alta  con una forma leggermente curva che ricorda gli sci costruiti a “rocket”, un’intersuola molto alta capace di non far sentire la durezza e l’asperità del terreno e con uno strato in EVA leggerissimo e capace di una forte risposta elastica. I drop sono da minimalista sino al confine con drop più normali. La forma a rocker e il drop basso permette sul piano di atterrare con la parte mediale del piede e di avere una risposta efficiente. In salita di avere un passo breve e con una buona risposta elastica, in discesa di ammortizzare al meglio gli urti, la forma a rocket permette di assecondare il dislivello e di non caricare troppo gli arti. Quindi peseranno tantissimo?

No la cosa che colpisce è il peso, rispetto alla massa, bassissimo.

Le scarpe Hoka quindi possono rispondere ad ogni tipo di esigenza, dal principiante che deve prendere confidenza con la strada, da chi deve fare il trail , ovviamente con i modelli indicati, per affrontare salite e discese. Sicuramente se dovessi però trovare un target, maratoneti e ultra maratoneti: le scarpe sembrano essere costruite per correrci tante ore sopra.

HOKA ONE ONE BONDI 3

Il modello che abbiamo provato sono le Bondi 3, modello indicato per maratona e ultramaratona. Tomaia in mesh ,intersuola in EVA con un materiale elastico spesso 2,5mm leggerissimo capace di assorbire e di un’ottima capacità elastica, suola di 4 cm, drop di 4,5mm, peso del n°43 324g (pesata da noi).

La prova delle HOKA ONE ONE BONDI 3

Indossandole ci si accorge subito di alcuni fattori caratterizzanti. E’ leggera, non senti il terreno, ma allo stesso tempo senti il controllo. La forma a rocker fornisce una strana sensazione, di leggerezza, come se dovessi fare dei balzi. Il drop minimalista si sente da fermi: se non siete mai scesi sotto i 10mm allora sentirete subito i vostri polpacci allungarsi. La calzata è comodissima, la tomaia in mesh è comoda e allo stesso tempo sostiene il piede. Ci abbiamo fatto qualche minuto per capire come si comportava in corsa. Il peso va inevitabilmente in avanti, la corsa si concentra sulla curva davanti della scarpa, dove più che la flessibilità sembra che conti la rullata naturale data dal disegno della suola. Il polpaccio lavora, la spinta è naturale. Sicuramente la suola alta aiuta, allo stesso tempo credo che si debba avere confidenza e un ottimo core, perchè l’altezza dal suolo potrebbe pregiudicare un pochino la stabilità. Caviglie forti e andate come dei treni.

Io ho provato il modello con i lacci elastici (quelli da trail per capirci), ma nella scatola ci sono anche quelli classici.

Per chi sono le HOKA ONE ONE BONDI 3

Non sono scarpe facili da scegliere. Prima di tutto perchè non essendo di uno dei brand più affermati non è facile trovarle , ma perchè hanno preso una strada diversa. Le Bondi 3, a mio parere, sono le migliori di Hoka. Per poterle usare però serve un periodo di adattamento per chi non è abituato a correre con scarpe oversize e soprattutto con drop minimaliste. Esiste un modello con drop 8mm, le Rapa Nui(sia da strada che da trail), veramente molto comode, ma con un disegno della suola che non mi convince per flessibilità.
Sono scarpe soprattutto per fare tanti km, e soprattutto per affrontare lunghi collinari. Le Bondi non sono da trail, al massimo sterrato, ma se volete divertirvi per salite e discese collinari eccole lì.
Simone

Simone Cellini

Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico

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