Recensione Brooks Ghost 17, meglio dell’edizione precedente?

La Brooks Ghost è uno dei modelli più venduti al mondo per la corsa su strada. Nata come scarpa neutra da allenamento quotidiano, ha conquistato runner di ogni livello grazie alla combinazione di comfort, durata e affidabilità. Con la Ghost 17, Brooks non ha voluto stravolgere la formula, ma ha lavorato di fino su ammortizzazione, stabilità e piccoli dettagli di calzata.
L’ho comprata da qualche settimana e la sto usando regolarmente. Venendo dalla Ghost 16, alcune differenze si sentono fin dai primi chilometri, sia in positivo che in aspetti da conoscere prima di acquistarla.
Cosa cambia rispetto alla Ghost 16
Rispetto alla Ghost 16, la 17 ha più schiuma sotto il piede. Brooks ha aggiunto circa 3 mm di materiale nell’avampiede e 1 mm nel tallone, mantenendo la stessa mescola DNA Loft v3 infusa di azoto. Il drop passa da 12 mm a 10 mm, rendendo la scarpa leggermente più bilanciata e con una transizione più morbida verso l’avampiede. Per me che appoggio a tutta pianta, è senza dubbio un vantaggio, anche se non è una rivoluzione epocale.
Questo extra di materiale si paga con un po’ di peso in più. Non è una differenza enorme, ma si sente quando provi a correre a ritmi più alti o quando la confronti direttamente con la Ghost 16. In compenso, la base sembra più larga e l’appoggio un po’ più fermo, cosa che aiuta nella sensazione di stabilità. Nelle scarpe in mio possesso, numero 43, US 9,5 ci sono 22 grammi in più (295 vs 273 grammi).

Com’è fatta la Ghost 17
Tolte dalla scatola, sembrano una Ghost classica, ma c’è più sostanza nell’intersuola. Il DNA Loft v3 è una schiuma morbida ma compatta, non cedevole come certe Maxi e non rimbalzante. Qui è stata aumentata la quantità: davanti protegge di più, dietro assorbe bene l’impatto senza farti affondare. Ho corso con delle scarpe maxi, che oggi vanno di moda e non mi fanno impazzire, per la loro minore stabilità. Qui, nonostante i millimetri in più siamo ancora in una misura accettabile.
La transizione dal tallone alla punta dovrebbe essere più fluida e più continua rispetto alla 16, merito anche del drop ridotto, è però un’ipotesi dato che corro senza appoggiare di tallone. Non diventa una scarpa reattiva, ma accompagna meglio il movimento, soprattutto per chi atterra di medio piede o tallone. Sono convinto però per chi corre sopra i 5 al km, resta una scarpa versatile e per ogni occasione. Resta affidabile, per lenti, lunghi e fondi medi per tutti gli altri runner, anche i più veloci.
La suola è tipica Brooks: tanta gomma resistente, intagli profondi e ben studiati per dare flessibilità. Tiene bene su asfalto asciutto o bagnato e su sterrati compatti. La tomaia in mesh ingegnerizzato è traspirante, con una struttura leggermente più avvolgente nella parte anteriore. Il collarino è morbido e blocca bene il tallone.
Tante colorazioni, alcune bellissime. Ho scelto quella bianca con inserti verdi e rossi, neri e azzurri. Bella.
Comfort e calzata
Una scarpa che si fa dimenticare ai piedi
La Ghost 17 accoglie il piede in modo morbido, con imbottiture generose nella linguetta e nel collarino. È una scarpa che puoi calzare e correre senza bisogno di rodaggio, adatta anche a chi corre poco e cerca solo comodità.
Spazio e vestibilità
Lo spazio anteriore mi sembra leggermente meno ampio rispetto alla Ghost 16 (forse per la tomaia “più forte”?), ma resta confortevole per la maggior parte dei piedi. Per chi ha piedi molto larghi, meglio scegliere la versione wide o mezzo numero in più. Il collarino è aumentato rispetto all’edizione precedente, forse più stretto (ma devo dire che le 16 hanno 600 km, probabilmente si sono adattate al mio piede.)
Sensazioni di corsa
Morbidezza e stabilità
Il primo impatto è morbido, ma non gommoso. Il DNA Loft v3 assorbe l’urto e restituisce un’andatura rotonda, senza rigidità. La scarpa mi sembra più stabile del modello precedente, più solida, forse per il peso e qualche mm in più nell’intersuola, senza le “vertigini” dei modelli Maxi.
Quando si alza il ritmo
Il peso leggermente superiore rispetto alla versione precedente si nota se vuoi correre forte. Non è il terreno ideale per la Ghost 17, che dà il meglio negli allenamenti quotidiani, nei lunghi e nei ritmi medi. Può reggere qualche progressivo, ma non è una scarpa nata per spingere, ritorno però sul concetto precedente: runner meno veloci, runner che hanno poca esperienza o ripreso poco da poco a correre, utilizzate questo modello anche per le ripetute o le gare più lunghe, senza sentirvi penalizzati, meglio avere più protezione.

Durata e utilizzo ideale
La Ghost 17 è una scarpa da macinare chilometri. Non ho ancora fatto molti km, ma si capisce che se trattata bene è una scarpe longeva. È adatta a chi corre su asfalto e sterrati leggeri, con qualsiasi livello di esperienza. Ideale per chi cerca un modello affidabile per allenamenti lenti o medi, lunghe distanze e uso quotidiano e versatile per i runner meno veloci.
Opinione R451
Dopo alcune settimane di utilizzo, posso dire che la Ghost 17 è leggermente più pesante della 16 e questo si sente in corsa, soprattutto se provo a spingere. In compenso è più stabile e dà un appoggio più sicuro. È comoda, affidabile, perfetta per fare chilometri senza pensieri. Non è la scarpa con cui farei ripetute, ma le ho fatte e dopo le prime più dure, ho smesso di pensarci e comunque le gambe giravano. Per le gare? Sì per le 10 km per i più lenti, per la mezza maratona per chi la chiude sopra 1h45′, per la maratona se state sopra le 3h30′.
Scheda tecnica Brooks Ghost 17
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Brand: Brooks
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Modello: Ghost 17
- Peso Dichiarato: circa 286 g in US 9 uomo, pesato da me 295g 9,5 US
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Drop: 10 mm
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Intersuola: DNA Loft v3, più spessa rispetto alla Ghost 16 (circa +3 mm davanti, +1 mm dietro)
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Tomaia: mesh ingegnerizzato, traspirante e avvolgente
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Suola: gomma resistente, intagli di flessione profondi
- Calzata: leggermente più stretta in punta, non serve mezzo numero in più
Simone Cellini
Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico
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