Nelly Palmisano un Bronzo mondiale che vale tantissimo

Antonella Palmisano bronzo mondiale dopo i mesi di dolore
Domenica 20 agosto abbiamo avuto la fortuna di avere una nuova lezione di come ciò che ci succede dipende per la stragrande maggioranza da noi stessi. Se siete trai fortunati che si sono alzati presto per vedere le italiane nella marcia ai mondiali di Atletica e conoscete la storia di Antonella Palmisano, campionessa olimpica 2 anni fa a Tokyo, avrete sicuramente avuto una forte emozione, ma soprattutto sarete stati colpiti da una scossa di coraggio per affrontare i vostri problemi, capendo profondamente come la soluzione sia quasi sempre dentro di noi, nella nostra tenacia, nella capacità di reagire, di non mollare.
Cadi 7 volte rialzati 8
Recita un proverbio giapponese. Antonella soffre di un problema che sembra irrisolvibile (un problema che interessa il nervo sciatico, una compressione al livello del gluteo e dell’anca sinistra), a settembre 2022 si è operata, ma, solo 100 giorni fa il dolore era tornato, tanto da far scrivere ad Antonella parole che potevano far pensare ad un ritiro non troppo lontano, ne avevamo parlato qui. Ma Antonella anche in quel caso ci aveva insegnato di che pasta è fatta.
Non è facile, perchè pensavo di essere uscita dall’incubo, ma continua ad ossessionarmi. Però la cosa più importante è che, fino a quando avrò voglia di provare, riprovare, svegliarmi la mattina e andare agli allenamenti, anche con questa paura di non riuscire a controllare la situazione e gestire la gamba, continuerò a farlo. Se e quando odierò ogni singolo passo allora mi fermerò, ma quel momento non è adesso. Ci riusciremo!”
Il bronzo ai mondiali di atletica di Budapest
Stamattina Antonella ha dimostrato come far seguire i fatti alle parole, peculiarità purtroppo non di molti. Abbiamo visto le sue gambe marciare come un’opera di Brahms in tutta la prima parte di gara, gestire con saggezza l’allungo della Maria Perz, poi vincitrice, conoscendo le proprie capacità attuali e soprattutto reagire velocemente alla caduta, avvenuta in gara, che anche stavolta non l’ha fermata e che ha tutti ha tolto il battito del cuore per pochi secondi.
Il bronzo di Nelly Palmisano è davvero una delle emozioni che ci resteranno (ma non solo) da questi mondiali ed è un insegnamento di cui far grande tesoro.
Le dichiarazioni di Antonella dopo il bronzo
Nelle stesse parole di Antonella capiamo quanto sia forte la nostra atleta: “Mi sono detta che oggi era il mio giorno, anche quando sono caduta ho pensato per un attimo che potevo rialzarmi come fatto più volte in questi anni . Parigi mi aspetta (Olimpiadi ndr) Nel mio percorso ho sempre pensato che non avere gare, allenamenti sulle gambe sono solo scuse: è la testa che conta, non è facile quando vedi buio . il dolore c’era, ma come al solito è stato gestibile”.
Cosa ci insegna Antonella
Non solo a non mollare, ma che ciò che ci capita dipende da noi. Che è inutile recriminare, bisogna comportarsi in funzione di ciò che è il contesto, degli imprevisti, che le scuse non servono a nessuno.
A dicembre ho avuto la fortuna di chiacchierare di persona con Antonella, pochi mesi dopo l’operazione, e già mi aveva parlato dell’importanza di reagire, di accettare la situazione e comportarsi di conseguenza.
Non solo, avevamo parlato insieme anche del lato tecnico, di come tutte le attività complementari (forza, propriocettività, ecc…) non fossero solo dettagli, ma possono aiutare a fare la differenza.
Qui di seguito l’intervista ad Antonella Palmisano.
Simone Cellini
Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico
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